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Appendice V Terminologia dell’Impero
Nello studio dell’Impero, di Arrakis e di tutta la cultura da cui scaturì Muad’Dib s’incontrano numerose parole poco usate. Nel lodevole scopo di accrescere la comprensione, sono qui fornite definizioni e spiegazioni.
Aba: mantello ampio e sciolto, di solito nero, indossato dalle donne Fremen.
Abisso di polvere: un qualsiasi profondo crepaccio o depressione di Arrakis riempito di polvere e in tutto uguale, in apparenza, al terreno circostante: costituisce una trappola mortale perché uomini e animali possono sprofondarvi e soffocare. (Vedi Sabbia, marea di.)
Ach: «Gira a sinistra», richiamo dei timonieri di vermi.
Acqua della vita: uno dei veleni «illuminanti» (vedi Reverenda Madre). In particolare, il liquido secreto da un venne delle sabbie (vedi Shai-Hulud) nel momento della sua morte per annegamento: nel corpo di una Reverenda Madre si trasforma nel narcotico che provoca l’orgia tau del sietch. Una droga psicotropica che ha l’effetto di estendere lo spettro percettivo.
Acqua, disciplina d’: il duro addestramento che abitua gli abitanti del deserto di Arrakis a vivere senza sprecare umidità.
Acqua, fardello d’: un obbligo mortale (termine Fremen).
Acqua, maestro d’: un Fremen che è stato consacrato a celebrare i riti dell’acqua e dell’Acqua della Vita.
Acqua, misure d’: anelli metallici di varia grandezza, ognuno dei quali corrisponde a una specifica quantità d’acqua pagabile dalle riserve dei Fremen. Queste misure hanno un significato profondo, che va molto al di là dell’idea di denaro, in particolare nei riti della nascita, della morte e del corteggiamento.
Acqua, tubo dell’: un qualsiasi tubo di tuta o di tenda distillante che convogli l’acqua recuperata fino a una tasca di raccolta, o da essa alla bocca.
Adab: la memoria ossessiva che si risveglia non richiesta.
Addestramento: questa parola comune assume un significato del tutto particolare quando venga usata in riferimento al Bene Gesserit. In tal caso si riferisce a uno speciale condizionamento dei riflessi nervosi e muscolari (vedi Bindu; Prana), portato al limite estremo consentito dalla fisiologia del corpo umano.
Akarso: pianta nativa di Sikun (70 Ophiuci A), con caratteristiche foglie semilanceolate. Le sue strisce bianche e verdi corrispondono a un’alternanza di zone di clorofilla attive e latenti.
Alam al-Mithal: il mistico mondo delle similitudini, dove non esistono limitazioni fisiche.
Ala trasporto: (comunemente: ala); velivolo da trasporto ad ala rigida. Usato comunemente su Arrakis per il trasporto dei trattori da sabbia (vedi Sabbia, trattore da).
Al-Lat: il sole originario dell’umanità; usato comunemente per indicare il primario di ogni pianeta.
Ampoliros: il leggendario «olandese volante» dello spazio.
Amtal o Regola Amtal: regola comune a tutti i mondi primitivi, secondo la quale una cosa dev’esser provata per stabilire i limiti o i difetti. Comunemente: provare fino alla distruzione.
Aql: la prova della ragione. In origine: le «Sette Domande Mistiche» che iniziano con: «Chi è colui che pensa?»
Arbitro del cambio: un funzionario nominato dal Gran Consiglio del Landsraad e dall’Imperatore per sovrintendere ai cambiamenti di feudo, alle dispute kanly o a un combattimento formale di una Guerra di Assassini. L’autorità dell’arbitro può essere contestata soltanto di fronte al Gran Consiglio, in presenza dell’Imperatore.
Arrakeen: la prima colonia su Arrakis; fin dall’inizio sede del governo planetario.
Arrakis: il pianeta conosciuto anche come Dune; terzo pianeta di Canopo.
Assassini, guerra di: la limitata forma di guerra tra Case consentita dalla Grande Intesa e dalla Tregua della Gilda. Il suo scopo è quello di ridurre il numero delle vittime tra i terzi non direttamente implicati. Le regole prescrivono una dichiarazione ufficiale delle intenzioni dei contendenti, e limitano l’uso delle armi a quelle lecite.
Assassini, manuale degli: lista di veleni comunemente usati in una Guerra di Assassini, compilata nel terzo secolo e ampliata successivamente fino a comprendere tutti gli strumenti mortali consentiti dalla Grande Intesa e dalla Tregua della Gilda.
Auliya: tra i nomadi Zensunni, la donna che sta al lato sinistro di Dio. La servitrice di Dio.
Aumas: veleno che si somministra con i cibi (più specificamente: con i cibi solidi). In alcuni dialetti: Chaumas.
Ayat: i segni della vita. (Vedi Burhan).
Bakka: nella leggenda dei Fremen, colui che piange per tutta l’umanità.
Baklawa: una pasta densa confezionata con succo di datteri.
Baliset: strumento musicale a nove corde, diretto discendente del sithar, accordato secondo la scala Chusuk e suonato come un mandolino. Strumento favorito dei menestrelli imperiali.
Baraka: un santone vivente dotato di poteri magici.
Bashar: spesso Colonnello Bashar; un ufficiale dei Sardaukar, superiore al colonnello di una frazione di grado nella gerarchla militare standardizzata. Rango creato per i governatori militari dei sottodistretti planetari. (Bashar dei Corpi è un titolo riservato strettamente all’uso militare.)
Battaglia, linguaggio di: un qualsivoglia linguaggio artificiale impiegato per semplificare le comunicazioni in guerra.
Bedwain: vedi Ichwan Bedwain.
Bela Tegeusi: quinto pianeta di Kuentsing, terzo luogo di sosta degli Zensunni (Fremen) durante la loro migrazione forzata.
Bene Gesserit: l’antica scuola di addestramento mentale e fisico, fondata inizialmente per studenti di sesso femminile dopo il Jihad Butleriano, quando furono distrutte le cosiddette «macchine pensanti» e i robot.
B.G.: comunemente, sta per Bene Gesserit, salvo quando accompagna una data: in questo caso sta per l’antico anglo Before Guild («prima della Gilda»), e caratterizza il Calendario Imperiale che inizia con il monopolio della Gilda Spaziale.
Bhotani-Jib: vedi Chakobsa.
Bibbia Cattolica Orangista: il «Libro Accumulato», il testo religioso prodotto dalla Commissione Ecumenica dei Traduttori. Contiene elementi tratti dalle religioni più antiche, compresi il Saari Maomettano, il Cristianesimo Mahayana, il Cattolicesimo Zensunni e le Tradizioni Buddislamiche. Il suo comandamento supremo è: «Non sfigurare la tua anima».
Bi-La Kaifa: Amen. (Letteralmente: «Non c’è bisogno di altre spiegazioni.»)
Bindu: si riferisce al sistema nervoso umano, specialmente al suo addestramento. Spesso citato come Bindu-nervo. (Vedi Prana.)
Bindu, sospensione: una speciale forma di catalessi autoindotta.
Bled: deserto piatto e sconfinalo.
Bourka: mantello isolante indossato dai Fremen in pieno deserto.
Burhan: la prova della vita. (Comunemente: l’ayat e il burhan della vita. Vedi Ayat.)
Burseg: generale comandante dei Sardaukar.
Butler, Samuel: vedi Jihad Butleriano. (Vedi anche Grande Rivolta.)
Caid: particolare rango di ufficiale Sardaukar dato a un addetto militare i cui compiti consistono prevalentemente nel trattare con i civili. Governatorato militare di un intero distretto planetario. Sopra il rango di Bashar, ma non allo stesso livello di Burseg.
Caladan: terzo pianeta di Delta Pavonis, luogo di nascita di Paul Muad’Dib.
Canto e Respondu: un rito invocativo, parte del panoplia propheticus della Missionaria Protectiva.
Casa: idiomatico per un clan che governi un pianeta o un sistema planetario.
Case Maggiori, o Grandi Case: titolari di feudi planetari; la classe degli imprenditori interplanetari.
Case Minori: imprenditori planetari. (In Galach: Richece.)
Cercatore-Assassino: lama di metallo tenuta in sospensione e guidata da un quadro di controllo posto nelle immediate vicinanze; uno dei più comuni strumenti nelle Guerre di Assassini.
Chakobsa: il cosiddetto «linguaggio magnetico», derivato in parte dall’antico Bhotani (Bhotani-Jib: Jib significa dialetto). Una raccolta di antichi dialetti modificati dalla necessità di conservare il segreto, ma principalmente la lingua di caccia dei Bhotani, gli Assassini mercenari della prima Guerra di Assassini.
Chaumas: (in alcuni dialetti Aumas); veleno per cibi solidi, diverso da quello somministrato in altri modi.
Chaumurky: (Murky o Musky in alcuni dialetti); veleno somministrato in una bevanda.
Cheops: scacchi piramide; gioco degli scacchi a nove piani, col doppio scopo di mettere la regina al vertice e dare scacco al re avversario.
Cherem: una fratellanza d’odio (di solito per vendetta).
CHOAM: acrostico per Combine Honnete Ober Advancer Mercantiles; la corporazione universale per lo sviluppo commerciale, controllata dall’Imperatore e dalle Grandi Case, con la Gilda e il Bene Gesserit come «soci silenziosi».
Chusuk: quarto pianeta di Theta Shalish, il cosiddetto «pianeta musicale», noto per la qualità dei suoi strumenti. (Vedi Varota.)
Cielago: qualsiasi pipistrello di Arrakis adattato al trasporto di messaggi distrans.
CO., Bibbia: vedi Bibbia Cattolica Orangista.
Colonna di fuoco: semplice razzo chimico per segnalazioni nella pianura desertica.
Condizionamento Imperiale: un risultato della Scuola Medica Suk. Il più forte condizionamento che impedisce di uccidere (vedi Coscienza Piretica). Gli iniziati sono contraddistinti da una losanga tatuata sulla fronte: ad essi è consentito di portare i capelli lunghi, trattenuti dall’anello Suk, d’argento.
Cono o Zona di silenzio: distorsione di campo (vedi Scudo) che limita il potere di diffusione della voce o di quaisiasi altra vibrazione meccanica, soffocandone le onde con una controvibrazione sfasata di 180 gradi.
Corazzata spaziale: nave da guerra composta di dieci sezioni, munita di armamento pesante e di scudi. È progettata in modo da poter essere separata nelle varie sezioni componenti al momento della partenza da un pianeta.
Coriolis, tempesta di: quaisiasi tempesta di sabbia di una certa rilevanza, su Arrakis, viene così definita; i venti, attraversando immensi territori piani, vengono incrementati dallo stesso moto di rotazione del pianeta (a causa dell’accelerazione complementare, o «di Coriolis», del loro moto relativo) fino a raggiungere velocità di 800 chilometri all’ora standard. L’influsso di queste tempeste sul periodo di rotazione del pianeta non è ben determinabile, ma produce un graduale allungamento del giorno di Arrakis.
Corrin, battaglia di: la battaglia spaziale da cui la Casa Imperiale di Corrino prese il nome. La battaglia, combattuta nei pressi di Sigma Draconis nell’anno 88 B.G., determinò l’ascesa della Casa regnante proveniente da Salusa Secundus.
Coscienza Piretica: o «coscienza di fuoco». Livello d’inibizione raggiunto mediante il (vedi) Condizionamento Imperiale.
Cousines: rapporti di sangue al di là dei cugini, tra nobili.
Creatore: Vedi Shai-Hulud.
Creatore, ami da: gli ami, o uncini, usali per catturare, montare e timonare un verme delle sabbie di Arrakis.
Creatore, piccolo: l’essere, a metà tra la pianta e l’animale, che abita le sabbie profonde; la sua forma adulta è il verme delle sabbie di Arrakis. Gli escrementi del piccolo creatore formano la massa prespezia.
Cryss: il sacro coltello dei Fremen di Arrakis. Viene confezionato in due forme con i denti estratti dai vermi delle sabbie: una è «fissa» e l’altra è «instabile». Un cryss instabile deve trovarsi vicino al campo elettrico di un corpo umano per evitare la disintegrazione. Quelli fissi subiscono un trattamento particolare per garantirne la conservazione. Tutti sono lunghi circa 20 centimetri.
Dar al-Hikman: scuola d’interpretazioni o traduzioni religiose.
Derch: «gira a destra!»: richiamo dei timonieri di vermi.
Dictum Familia: regola della Grande Intesa che proibisce l’uccisione di un membro della Famiglia Reale o di una Grande Casa usando qualche sleale perfidia. La regola stabilisce una linea di condotta formale, e limita i modi dell’assassinio.
Distrans: strumento che produce un’impressione neurale temporanea sul sistema nervoso dei pipistrelli. Il grido usuale di queste creature contiene allora il messaggio sovrimpresso, che poi può essere selezionato dalle strida del soggetto per mezzo di un altro distrans.
Djinn: spiriti dell’aria.
Ecaz: quarto pianeta di Alpha Centauri B, «paradiso degli scultori» (così chiamato perché da esso ha origine il «legno mimetico»: pianta che, nella sua crescita, può essere modellata dalia semplice forza del pensiero umano).
Effetto Holtzman: l’effetto negativo, di repulsione, di un generatore di scudo.
Egoritratto: ritratto di una persona, riprodotto mediante un proiettore shiga (vedi anche Solido). L’egoritratto è in grado di mostrare piccoli movimenti involontari, così rispecchiando l’essenza della personalità.
Elacca: narcotico prodotto bruciando i granuli sanguigni del legno di elacca che cresce su Ecaz. Il suo effetto è quello di sopprimere quasi completamente ogni volontà di autoconservazione. La pelle del drogato acquista un caratteristico color carota. Si usa comunemente per preparare gli schiavi gladiatori per l’arena.
El-Sayal: la «pioggia di sabbia»; una precipitazione di polvere sollevata fino a una quota di 2000 metri (in media) da una tempesta di Coriolis. Gli el-sayal frequentemente trascinano con sé l’umidità fino al livello del suolo.
Erg: un vasto deserto a dune, un mare di sabbia.
Fai: il tributo dell’acqua, la principale tassa su Arrakis.
Faufreluches: la regola della rigida distinzione tra le classi fatta rispettare dall’Impero. «Un posto per ogni uomo, e ogni uomo al suo posto.»
Fedaykin: «commandos della morte» dei Fremen. Storicamente, un gruppo costituitosi con lo scopo di dare la propria vita per raddrizzare un torto.
Fiqh: conoscenza, regola religiosa; una delle semileggendarie origini della religione dei nomadi Zensunni.
Fratellastri: figli di concubine, sotto lo stesso tetto, i quali siano nati dallo stesso padre.
Fregata: la più grande nave spaziale in grado di atterrare su un pianeta e di ripartirne in un solo pezzo.
Fremen: le libere tribù di Arrakis, abitanti del deserto, ultime discendenti dei nomadi Zensunni. (Il Dizionario Imperiale li qualifica «Pirati della Sabbia».)
Freyn (usato solo nell’accezione «non freyn»). In Galach, gli eletti; gli appartenenti alla stessa comunità, fino allo «straniero più vicino».
Galach: lingua ufficiale dell’Impero, un ibrido angloslavo con forti tracce di termini culturalmente specializzati, adottati nel corso della lunga catena di migrazioni umane.
Gamont: terzo pianeta di Niushe, famoso per la sua cultura edonistica e per le sue esotiche pratiche sessuali.
Gare: collina isolata.
Geyrat: «sempre dritto!»: grido di un timoniere di vermi.
Ghafla: dilettarsi a tormentare o a preoccupare gli altri. Una persona imprevedibile, di cui non ci si può fidare.
Ghanima: qualcosa che è stato conquistato in battaglia o durante un corpo a corpo. Usualmente: il ricordo di una battaglia, conservato unicamente per ridestarne la memoria.
Giedi Primo: il pianeta di Ophiuci B (36), mondo originario della Casa degli Harkonnen. Un pianeta mediocremente abitabile, con un basso livello di attività fotosintetica.
Gilda: la Gilda Spaziale, una delle colonne del «tripode politico» che garantisce la Grande Intesa. La Gilda fu la seconda scuola di addestramento fisicomentale (vedi Bene Gesserit) dopo il Jihad Butleriano. L’inizio del monopolio della Gilda nei viaggi spaziali, nei trasporti e in tutte le operazioni bancarie interplanetarie è preso come punto di partenza del calendario imperiale.
Ginaz, casa di: un tempo alleati del Duca Leto Atreides. Furono sconfitti durante la Guerra degli Assassini con Grumman.
Giudichar: una santa verità. (Comunemente usato nell’espressione «Giudichar mantene»: una verità innata ed edificante.)
Globo: un apparecchio illuminante simile a una boa sospesa, autoalimentantesi (generalmente a mezzo di batterie organiche).
Gom jabbar: il nemico dalla mano levata; specificamente, l’ago velenoso intriso di metacianuro, usato dalle Supervisori Bene Gesserit come alternativa mortale nel riconoscimento della natura umana del soggetto.
Graben: una lunga fossa geologica formatasi per lo sprofondamento del terreno causato dai movimenti degli strati profondi della crosta.
Gran Consiglio: la cerchia interna del Landsraad, col potere di agire come tribunale supremo nelle dispute fra Casa e Casa.
Grande Intesa: la tregua universale imposta dall’equilibrio dei poteri fra la Gilda, le Grandi Case e l’Impero. La sua legge principale proibisce l’uso delle armi atomiche contro obbiettivi umani. Ogni legge della Grande Intesa inizia con le parole: «Dev’essere rispettata la condizione che…»
Grande Madre: la dea cornuta, il principio femminile dello spazio. (Comunemente: Madre Spazio), il volto femminile della trinità maschio-femmina-neutro accettata come essere supremo da molte religioni dell’Impero.
Grande Rivolta: espressione comune per Jihad Butleriano (vedi).
Gridex: separatore a carica differenziale usato per separare la sabbia dal melange; strumento usato al secondo stadio di raffinazione della spezia.
Grumman: secondo pianeta di Niushe, famoso soprattutto per le lotte intestine della sua Casa regnante (Moritani) con la Casa di Ginaz.
Hagal: il «pianeta dei gioielli» (Theta Shaowei II), sede di attività minerarie al tempo di Shaddam I.
Haiiiii-Yoh!: ordine di muoversi, grido di un timoniere di vermi.
Hajj: viaggio santo.
Hajr: viaggio nel deserto, migrazione.
Hajra: viaggio di ricerca.
Hal Yawm: «Adesso! Finalmente!»; esclamazione Fremen.
Harmonthep: Ingsley lo cita come il pianeta sul quale gli Zensunni si fermarono per la sesta volta. Si presume che sia stato lo scomparso satellite di Delta Pavonis.
Hiereg: accampamento temporaneo dei Fremen, all’aperto, tra le sabbie del deserto.
Holtzman: vedi Effetto Holtzman.
Ibad, occhi di: caratteristico effetto di un’alimentazione ricca di melange, per la quale il bianco e le pupille degli occhi acquistano un colore azzurro cupo (che indica comunque un uso eccessivo di spezia).
Ibn Qirtaiba: «Così dicono le sante parole…»: inizio formale di una formula magico-religiosa dei Fremen (derivata dal panoplia propheticus).
Ichwan Bedwain: la fratellanza di tutti i Fremen di Arrakis.
Ijaz: profezia che per la sua stessa natura non si può negare; profezia immutabile.
Ikhut-Eigh!: grido di un venditore d’acqua su Arrakis (etimo incerto). (Vedi: Soo-Soo Sook.)
Ilm: teologia; scienza delle tradizioni religiose; una delle semi leggendarie origini della fede dei nomadi Zensunni.
Incrociatore spaziale: nave spaziale militare composta di molti vascelli più piccoli uniti insieme. Concepita per piombare su una postazione nemica e schiacciarla.
Istislah: regola universale di salvezza in guerra; usualmente, preparazione a qualsiasi brutalità.
Ix: vedi Richesse.
Jihad: una crociata religiosa; una ribellione di fanatici.
Jihad Butleriano: (vedi anche Grande Rivolta); la crociata contro i computer, le macchine pensanti e i robot autocoscienti, iniziatasi nel 201 B.G. e conclusa nel 108 B.G. Il suo principale comandamento è scritto nella Bibbia CO.: «Non costruirai una macchina a somiglianza della mente di un uomo».
Jubba: un mantello per tutti gli usi (può essere regolato per riflettere o assorbire calore radiante, può essere convertito in un’amaca o in una tenda) comunemente indossato su Arrakis sopra una tuta distillante.
Kanly: formalmente, una lotta intestina, o una vendetta, condotte nei limiti più stretti secondo le regole della Grande Intesa (vedi Arbitro del cambio). In origine le regole erano state concepite per proteggere i terzi innocenti.
Karama: miracolo; un’azione che si origina nel mondo degli spiriti.
Khala: tradizionale invocazione per calmare gli spiriti infuriati di un luogo appena nominato.
Kindjal: spada corta a doppia lama (o lungo coltello) con circa venti centimetri di lama leggermente ricurva.
Kiswa: qualsiasi figura o disegno della mitologia Fremen.
Kitab al-Ibar: il manuale che unisce le regole della sopravvivenza con quelle della religione, sviluppato dai Fremen su Arrakis.
Krimskell, fibra o corda: la «fibra artiglio», intessuta con filamento del rampicante hufuf originario di Ecaz. I nodi in fibra krimskell stringono con forza crescente, fino a un limite prestabilito, quando si tende il laccio. (Per uno studio più dettagliato, vedi «I rampicanti strangolatori di Ecaz», di Holjance Vohnbrook.)
Kull wahad!: «Sono profondamente commosso!», un’esclamazione di genuina sorpresa, comune fra le genti dell’Impero. Un’interpretazione più stretta è legata al contesto. (Si dice che una volta Muad’Dib abbia visto il pulcino di un falco del deserto rompere il guscio, e abbia bisbigliato: «Kull wahad!»)
Kulon: asino selvatico delle steppe asiatiche della Terra, adattato ad Arrakis.
Kwisatz haderach: «la via più breve». Questo è l’appellativo di cui il Bene Gesserit gratificò lo sconosciuto, che cercò di ottenere con una soluzione genetica: un maschio Bene Gesserit i cui poteri mentali potessero varcare, per costituzione organica, lo spazio e il tempo.
La, la, la: grido di dolore dei Fremen. (Si può tradurre con la negazione finale, un «no» per il quale non c’è appello.)
Laser, lama: versione a portata ridotta di un laser militare, usata principalmente come strumento da taglio o come bisturi.
Laser, pistola o fucile: proiettore laser a fascio continuo. Il suo impiego come arma subisce forti limitazioni in quelle culture che fanno uso di generatori di scudo, a causa delle violente esplosioni (comunemente: «scoppi pirotecnici»; scientificamente: fusioni subatomiche) che si generano quando il fascio interferisce con lo scudo.
Liana indelebilis: un rampicante nativo di Giedi Primo, frequentemente usato come frusta nei pozzi degli schiavi. Le vittime restano marcate da tatuaggi rosso scuro, che provocano fitte di dolore per molti anni.
Liban: il liban dei Fremen è un infuso di acqua, spezia e farina di yucca. In origine, una bevanda di latte acido. (Comunemente: birra di spezia.)
Liberi commercianti: idiomatico per contrabbandieri.
Librofilm: una qualsiasi registrazione su filo shiga usata nell’insegnamento per trasferire un impulso mnemonico.
Lisan al-Gaib: «la Voce di un Altro Mondo». Nelle leggende messianiche dei Fremen, quella di un profeta di un altro mondo. Tradotto a volte come «Donatore d’Acqua». (Vedi Mahdi.)
Literjon: un contenitore da un litro per portare acqua, su Arrakis, confezionato con plastica a prova d’urto e a chiusura ermetica.
Magica, arte: Fremen per indicare qualcosa che si trova al di sotto del parapsicologico e del mistico.
Mahdi: nelle leggende messianiche dei Fremen, «Colui che ci condurrà al paradiso.»
Mantene: fondamentale saggezza, argomento decisivo, primo principio. (Vedi Giudichar.)
Marea, bacini di: qualsiasi depressione del terreno sulla superficie di Arrakis, che sia stata riempita durante i secoli e nella quale siano state misurate vere e proprie maree di polvere. (Vedi Sabbia, marea di)
Martellatore: bastone (lunghezza variabile secondo i modelli) con un battacchio a un’estremità. Il movimento del battacchio è regolato da un dispositivo a molla fissato all’altra estremità. Esso viene infilato nella sabbia allo scopo di richiamare uno shai-hulud con il suo battito.
Mashad, prova: qualsiasi prova in cui l’onore (definito come qualcosa di spirituale) è in gioco.
Maula: schiavo. (Vedi anche Pistola Maula.)
Melange: spezia, la «spezia delle spezie», di cui Arrakis è l’unica fonte. La spezia, nota soprattutto per le sue qualità geriatriche, dà una leggera assuefazione se presa in piccole dosi, ma un’assuefazione infinitamente più grave se presa in quantità superiori ai due grammi giornalieri per ogni settanta chilogrammi di peso corporeo. (Vedi Acqua della vita; Ibad, occhi di; Prespezia, massa.) Muad’Dib affermò che la spezia era alla base dei suoi poteri di preveggenza. I navigatori della Gilda dicono lo stesso. Il suo prezzo sul mercato imperiale arriva fino a 620.000 solari per decagrammo.
Mentat: «computer umani»; classe di cittadini imperiali addestrati a raggiungere le massime altezze della logica.
Metalventaglio: lega metallica formata mediante la crescita di cristalli di jasmium nel duralluminio. Caratterizzato dalla notevole resistenza meccanica in rapporto al peso. (Il nome deriva dal suo primo marchio di fabbrica, quando si cominciò a usarlo sotto forma di strutture ripiegabili «a ventaglio».)
Metavetro: vetro formato dall’infusione di gas ad alta temperatura in fogli di quarzo jasmium. Noto per la sua resistenza alla trazione (carico di rottura circa 4500 chilogrammi per millimetro quadro, per fogli dello spessore di 2 centimetri) e per la sua capacità di funzionare come filtro altamente selettivo per le radiazioni nella banda visibile.
Mietitrice: (i tipi più grandi sono anche chiamati «fabbriche di spezia»); macchina per la raccolta della spezia. Raggiunge dimensioni di 120 per 40 metri, e viene impiegata sulle «esplosioni» di spezia, ricche e non contaminate. «Trattori» sono i tipi più piccoli; tutti si muovono su cingoli indipendenti, fissati su gambe retrattili.
Mihna: la stagione delle prove per i giovani Fremen che vogliono diventare uomini,
Minatore di spezia: vedi Uomo da duna.
Minimicrofilm: filo shiga del diametro di un micron, spesso usato per la trasmissione di messaggi nello spionaggio.
Mish-mish: albicocche.
Misr: termine storico degli Zensunni (Fremen) per designare se stessi: «Il Popolo.»
Missionaria Protectiva: «braccio» del Bene Gesserit incaricato di contagiare di superstizioni i mondi primitivi, aprendo così quelle regioni allo sfruttamento da parte dello stesso Bene Gesserit. (Vedi Panoplia propheticus.)
Misura d’acqua: vedi Acqua, misure d’.
Muad’Dib: il topo canguro adattato ad Arrakis; una creatura associata, nella mitologia terrestre e spirituale dei Fremen, a un disegno visibile sulla seconda luna del pianeta. Questa creatura è particolarmente ammirata dai Fremen per l’abilità con cui sopravvive nel deserto.
Mudir: chiunque ha l’incarico di guidare.
Mudir Nahya: il nome dato dai Fremen a Beast Rabban (Conte Rabban di Lankiveil), il cugino degli Harkonnen che fu governatore siridar di Arrakis per molti anni. Il nome è sinonimo di «Governatore Demonio».
Muro Scudo: una caratteristica orografica tipica dei territori settentrionali di Arrakis. Protegge una piccola zona dalla violenza delle tempeste di Coriolis che si scatenano sul pianeta.
Mushtamal: un piccolo giardino annesso, un cortile.
Musky: un veleno per bevande. (Vedi Chaumurky).
Mu Zein Wallah!: letteralmente Mu Zein significa «niente di buono», e Wallah è un’esclamazione definitiva. Nel tradizionale inizio della maledizione di un Fremen contro un suo nemico, Wallah accentua l’espressione Mu Zein, e il significato complessivo è «Niente di buono mai stato buono, buono a niente!»
Na-: prefisso col significato di «nominato» o «la volta successiva». Così, na-Barone significa erede designato di una Baronia.
Naib: chi ha giurato di non farsi mai catturare vivo dal nemico; giuramento tradizionale di un capo Fremen.
Nezhoni, sciarpa: la sciarpa portata intorno alla fronte, sotto il cappuccio di una tuta distillante, dalle donne Fremen sposate o «associate» dopo la nascita di un figlio.
Noukkers: ufficiali del corpo di guardia imperiale uniti da legami di sangue all’Imperatore. Rango tradizionale per i figli delle concubine reali.
Olio, lente a: olio di hufuf mantenuto sotto tensione statica da un campo di forza che lo racchiude in un cannocchiale, come parte di un sistema ottico d’ingrandimento o di alterazione della luce. Poiché ogni elemento lenticolare può essere regolato separatamente con la precisione di un micron, le lenti a olio sono considerate le più perfette per la luce visibile.
Opalfuoco: uno dei rari gioielli opalini di Hagal.
Ornitottero: qualsiasi veicolo aereo capace di sostentarsi nel volo battendo le ali come un uccello.
Oscure, cose: idiomatico, per le superstizioni «infettive» diffuse dalla Missionaria Protectiva.
Palmo, serratura a: qualsiasi serratura o chiusura che si apre al contatto del palmo della mano umana con la quale è stata sincronizzata.
Palo: vedi Sabbia, palo da.
Pan: su Arrakis, qualsiasi regione al di sotto del normale livello del suolo, o depressione creata dal cedimento dello zoccolo sottostante. (Su pianeti con sufficienti quantità d’acqua, un pan indica una regione un tempo ricoperta dalle acque. Si ritiene che Arrakis possieda almeno una di queste zone, anche se l’affermazione è controversa.)
Panoplia propheticus: espressione che comprende l’insieme delle superstizioni con le quali il Bene Gesserit contagia le regioni primitive, in vista di un loro sfruttamento. (Vedi Missionaria Protectiva.)
Parabussola: una qualsiasi bussola che determini la direzione in base all’anomalia magnetica locale, usata dove siano disponibili carte dettagliate e dove il campo magnetico generale del pianeta sia instabile o soggetto a schermature a cauta di violente tempeste magnetiche.
Pentascudo: il campo di un generatore di scudo a cinque strati, adatto a piccole aree come porte o corridoi (scudi rinforzati estesi diventano sempre più instabili con l’aumento degli strati) e virtualmente impenetrabili da chiunque non indossi un dissolvitore sincronizzato col codice dello scudo. (Vedi Prudenza, porta della.)
Pistola a tinta: pistola a carica statica costruita su Arrakis per marcare una zona di sabbia con un grande segno colorato.
Pistola Maula: pistola a molla, che lancia dardi velenosi. Il suo raggio d’azione è di circa quaranta metri.
Plastacciaio: acciaio armato con fibre shiga inglobate nella sua struttura cristallina.
Pleniscenta: un esotico germoglio verde di Ecaz, famoso per il suo dolce aroma.
Poritrin: terzo pianeta di Epsilon Alangui, considerato da molti nomadi Zensunni il pianeta d’origine, anche se indicazioni che traspaiono dalla loro lingua e mitologia fanno pensare a origini planetarie molto più antiche.
Portyguls: arance (Fremen).
Prana: (muscolatura prana); i muscoli del corpo, considerati come una sola unità per l’addestramento definitivo. (Vedi Bindu, sospensione.)
Prespezia, massa: stadio di crescita della massa fungoide creata dalla mescolanza dell’acqua con gli escrementi del Piccolo Creatore. A questo stadio la spezia di Arrakis produce una caratteristica «esplosione», in cui il materiale in profondità è scambiato con quello alla superficie. Questa massa, dopo essere stata esposta al sole e all’aria, diventa il melange. (Vedi Melange; Acqua della vita.)
Prima Luna: il maggior satellite di Arrakis, il primo a sorgere, la notte; noto per il disegno, che appare sulla sua superficie, chiaramente simile a un pugno umano.
Proces VerbaI: un rapporto semiufficiale che denuncia un crimine contro l’Impero. Legalmente: un’azione che si situa fra una semplice asserzione verbale e una formale accusa di crimine.
Prudenza, porta o barriera della: un qualsiasi (vedi) pentascudo collocato in modo da favorire la fuga di determinate persone, qualora fossero inseguite.
Pugno, segno del: gesto Fremen per allontanare gli influssi preternaturali. (Per la sua origine, vedi Prima Luna.)
Pundi riso: riso mutato, i cui chicchi, contenenti un’elevata percentuale di zucchero naturale, raggiungono anche una lunghezza di quattro centimetri; principale prodotto di esportazione di Caladan.
Pyon: lavoratore o contadino planetario, una delle classi inferiori secondo il Faufreluches. Legalmente sudditi del pianeta.
Qanat: canale d’irrigazione aperto per trasportare in condizioni controllate acqua attraverso il deserto.
Qirtaiba: vedi Ibn Qirtaiba.
Quizara Tawfid: preti Fremen (dopo Muad’Dib).
Rachag: uno stimolante affine alla caffeina estratto dalle bacche gialle di akarso. (Vedi Akarso).
Ramadhan: periodo contrassegnato, in un’antica religione, da digiuno e preghiera; tradizionalmente, il nono mese del calendario solare-lunare. I Fremen l’osservano basandosi sul ciclo dell’attraversamento del nono meridiano da parte della Prima Luna.
Recupero, tubi: tubi che collegano ai filtri di una tuta distillante il sistema di raccolta dei rifiuti organici.
Registro delle Unioni: il grande archivio Bene Gesserit che contiene i dati del programma d’incroci umani che deve produrre lo Kwisatz Haderach.
Residuo, veleno: un’innovazione attribuita al Mentat Piter de Vries, per cui un corpo, una volta impregnato con un veleno, deve ricevere ripetutamente antidoti. In qualsiasi momento la sospensione dell’antidoto causa la morte.
Reverenda Madre: in origine, una Supervisore Bene Gesserit, una donna che ha trasformato chimicamente un «veleno illuminante» all’interno del proprio corpo, innalzando se stessa a un più alto livello di coscienza. Titolo adottato dai Fremen per designare i loro capi religiosi che hanno raggiunto una simile «illuminazione». (Vedi Bene Gesserit; Acqua della vita.)
Richesse: quarto pianeta di Eridani A, classificato insieme con Ix come il più progredito nella civiltà delle macchine. Famoso per le sue miniaturizzazioni. (Per uno studio dettagliato sul modo in cui Richesse e Ix siano sfuggiti ai più disastrasi effetti del Jihad Butleriano, vedi L’ultimo Jihad, di Sumer e Kautman).
Ricognitore: ornitottero leggero con la funzione di sorvegliare e proteggere un gruppo di cercatori di spezia.
Riunione Fremen: anche se spesso vengono usati come sinonimi, Riunione e Assemblea del Consiglio sono sostanzialmente diverse. La Riunione è la convocazione ufficiale dei capi Fremen ad assistere a un combattimento per ratificare la nomina del capotribù. L’Assemblea è più propriamente una riunione in cui si discute la politica generale che coinvolge tutte le tribù.
Rivelatore di veleni: analizzatore di emanazioni olfattive, impiegato per rivelare la presenza di sostanze tossiche.
Rugiada, condensatori di: (da non confondersi con i raccoglitori di rugiada). I condensatori, o accumulatori, sono apparecchi a forma di uovo, lunghi circa quattro centimetri. Sono fatti di cromoplastica che diventa d’un bianco riflettente sotto l’azione della luce, e ritorna trasparente al buio. Il condensatore forma una superficie notevolmente fredda sulla quale si raccoglie la rugiada. Sono usati dai Fremen per riempire le depressioni coltivabili, dove essi forniscono una piccola ma sicura fonte d’acqua.
Rugiada, raccoglitori di: lavoranti che raccolgono la rugiada dalle piante di Arrakis, usando speciali arnesi a forma di falcetto.
Ruh, spirito: nella credenza dei Fremen, quella parte dell’individuo che ha sempre le sue radici (ed è capace di percepirlo) nel mondo metafisico. (Vedi Alam al-Mithal.)
Sabbia, boccaglio da: strumento per la respirazione, usato per pompare aria dall’esterno dentro una tenda distillante.
Sabbia, marea di: idiomatico per «marea di polvere»; variazioni di livello entro certi bacini di Arrakis riempiti di polvere, dovute agli effetti gravitazionali del sole e dei satelliti. (Vedi Marea, Bacini di.)
Sabbia, palo da: palo di fibra e plastica, piantato nelle aperte distese del deserto di Arrakis. I meteorologi vi leggono poi i segni incisi dalle tempeste di sabbia e ne traggono indicazioni per le previsioni del tempo.
Sabbia, trattore da: termine generico per designare macchinari operanti sulla superficie di Arrakis per la ricerca e la raccolta del melange. (In particolare i tipi più piccoli. Vedi Mietitrice.)
Sabbie, cavaliere delle: termine usato dai Fremen per indicare una persona capace di catturare e cavalcare un verme delle sabbie.
Sabbie, maestro delle: sovrintendente generale alla raccolta della spezia.
Sabbie, tamburo delle: conglomerato di sabbia, di struttura tale che qualsiasi urto improvviso sulla sua superficie produce un suono distinto, come un colpo di tamburo.
Sabbie, verme delle: vedi Shai-Hulud.
Sadus: giudici. Il titolo, quand’è usato dai Fremen, si riferisce ai giudici sacri, equivalenti a santi.
Salusa Secundus: terzo pianeta di Gamma Waiping, adibito a Prigione Imperiale dopo il trasferimento della Corte Reale a Kaitain. Salusa Secundus è il pianeta d’origine della Casa di Corrino, e il secondo punto di sosta della migrazione forzata dei nomadi Zensunni. Secondo la tradizione Fremen, essi rimasero schiavi per nove generazioni su Salusa Secundus.
Sapho: un liquore altamente energetico estratto dalle radici barriera di Ecaz. Comunemente usato dai Mentat, i quali sostengono che esso abbia la capacità di amplificare i poteri mentali. Causa a coloro che lo usano macchie rosso rubino sulla bocca.
Sardaukar: i fanatici soldati dell’Imperatore Padiscià. Erano uomini provenienti da un ambiente talmente selvaggio che sei persone su tredici restavano uccise prima dell’età di undici anni. Il loro addestramento militare metteva ogni accento sulla brutalità, con un disprezzo quasi suicida per l’incolumità personale. Si insegnava ad essi fin dall’infanzia a servirsi della crudeltà come di un’arma universale per indebolire gli avversali, terrorizzandoli. Al culmine della loro influenza nella politica dell’universo, si dice che la loro abilità di spadaccini fosse pari a quella Ginaz di decimo grado, e che la loro astuzia in combattimento equivalesse a quella di una proselite del Bene Gesserit. Si riteneva che uno solo di loro fosse in grado di affrontare dieci normali coscritti del Landsraad. All’epoca di Shaddam IV, quando erano ancora formidabili, la loro forza era già stata gradualmente fiaccata dalla troppa fiducia, e il misticismo che sosteneva la loro religione guerresca era stato profondamente intaccato dal cinismo.
Sarfa: l’atto di voltare le spalle a Dio.
Sayyadina: accolito femminile nella gerarchia religiosa dei Fremen.
Scarpata esterna: il secondo gradino, superiore, del massiccio cui appartiene il (vedi) Muro Scudo di Arrakeen.
Schlag: animale nativo di Tupile; un tempo perseguitato dai cacciatori, fino a causarne la quasi completa estinzione, per la sua pelle dura e sottile.
Scudo: il campo protettivo prodotto da un generatore Holtzman. Questo campo si genera nella fase primaria dell’effetto sospensivo-annichilatorio nel moto. Uno scudo si lascia attraversare soltanto da oggetti che si muovono a bassa velocità (secondo come lo si è regolato, questa velocità varia da sei a nove centimetri al secondo) e può essere cortocircuitato soltanto da campi elettrici enormemente estesi sulla superficie planetaria (sembra che le tempeste di Coriolis dell’alto deserto di Arrakis abbiano questo effetto; vedi anche Laser, Pistola).
Seconda Luna: il più piccolo dei due satelliti di Arrakis, noto per il disegno somigliante a un topo canguro formato dai rilievi della sua superficie.
Selamlik: camera delle udienze imperiali.
Semuta: il secondo estratto narcotico (per cristallizzazione) dai residui combusti del legno di elacca. L’effetto (descritto come un’estasi interminabile e immutabile) è accresciuto da certe vibrazioni atonali di solito qualificate come «musica semuta».
Servok: meccanismo usato per semplici applicazioni; uno dei più limitati strumenti «automatici» consentiti dopo il Jihad Butleriano.
Shadout: «scavatore di pozzi». Titolo onorifico Fremen.
Shah-Nama: il semileggendario «Primo Libro» dei nomadi Zensunni.
Shai-Hulud: il verme delle Sabbie di Arrakis, il «Vecchio del deserto», il «Vecchio Padre Eternità», il «Nonno del Deserto». Questo nome, pronunciato con un certo tono o scritto con l’iniziale maiuscola, designa la deità terrena delle superstizioni familiari dei Fremen. I vermi delle sabbie crescono fino a raggiungere dimensioni gigantesche (esemplari lunghi 400 metri sono stati visti nelle profondità del deserto) e vivono molto a lungo, a meno che non siano uccisi dai loro simili o non finiscano annegati nell’acqua, che per essi è un veleno. La maggior parte della sabbia esistente su Arrakis probabilmente è stata prodotta dall’azione dei vermi. (Vedi Creatore, piccolo.)
Shaitan: Satana.
Shari-a: parte del panoplia propheticus che determina i rituali superstiziosi. (Vedi Missionaria Protectiva.)
Shiga, filo: estrusione metallica di una liana rampicante (Narvi narviium) che cresce soltanto su Salusa Secundus e su Delta Kaising III. Nota per la sua eccezionale resistenza meccanica.
Sietch: «Luogo dove ci si riunisce in momenti di pericolo». Poiché i Fremen sono vissuti per lungo tempo esposti a pericoli, il termine viene comunemente usato per designare qualsiasi caverna abitata da una delle loro comunità tribali.
Sigillo: chiusura di plastica ermetica e portatile, impiegata negli accampamenti diurni stabiliti dai Fremen nelle grotte. Impedisce la fuoruscita dell’umidità dagli ingressi.
Sihaya: la primavera del deserto, per i Fremen, con implicazioni religiose che indicano l’epoca della prosperità e il «paradiso promesso».
Sink: una depressione del suolo di Arrakis abitabile circondata da terre alte che la proteggono dalle continue tempeste.
Sink, carta: una mappa della superficie di Arrakis, il quale indica le rotte più sicure fra i diversi rifugi, da seguire mediante la (vedi) parabussola.
Sirat: un passaggio della Bibbia C.O., il quale descrive la vita umana come un viaggio attraverso uno stretto ponte (il Sirat) con «il paradiso alla mia destra e l’inferno alla mia sinistra, e l’Angelo della Morte alle mie spalle».
Slitta: termine generico per ogni contenitore di merce dalla forma irregolare, fornito di un sistema a sospensione regolabile. Si usa soprattutto per scaricare materiale dallo spazio alla superficie di un pianeta.
Solari: unità monetaria ufficiale dell’Impero, il cui potere d’acquisto è stato fissato durante i negoziati quadricentennali fra la Gilda, il Landsraad e l’Imperatore.
Solido: immagine tridimensionale fornita da un proiettore che usa segnali registrati (copertura: 360 gradi) impressi su filo shiga. I proiettori solido di Ix sono considerati i migliori. (Vedi Minimicrofilm.)
Sondagi: il tulipano felce di Tupali.
Soo-Soo Sook!: grido dei venditori d’acqua di Arrakeen. Sook è il nome di un mercato locale. (Vedi anche Ikhut-eigh!)
Sospensione: effetto della fase secondaria (a basso consumo) di un generatore di campo Holtzman. Annulla l’attrazione gravitazionale entro certi limiti definiti dalla massa relativa dei due campi gravitazionali e dall’assorbimento d’energia.
Spezia: vedi Melange.
Spezia, timoniere di: qualsiasi uomo di Dune che guidi una macchina mobile sulla superficie desertica di Arrakis.
Statico: aggettivo usato comunemente per definire effetti elettrostatici in riferimento all’uso di generatori Holtzman (vedi Effetto Holtzman; Scudo; Sospensione.)
Stocco: qualsiasi lama sottile e corta (spesso con la punta avvelenata) da usarsi con la sinistra in un combattimento con lo scudo.
Storditore: un’arma che spara proiettili lenti, dardi la cui punta è intrisa di veleno o di droga. Il suo effetto dipende dalle variazioni d’intensità dello scudo protettivo e dalla velocità relativa fra l’obiettivo e il proiettile.
Subakh ul kuhar: «Come stai?», saluto Fremen.
Subakh un nar: «Grazie, e tu?», la tradizionale risposta.
Supervisore: grado B.G. Una Reverenda Madre del Bene Gesserit che è anche direttrice regionale di una Scuola B.G. (Nell’uso comune: Veggente Bene Gesserit).
Tahaddi al-Burhan: la prova finale dopo la quale non c’è più appello (generalmente perché causa distruzione e morte).
Tahaddi, sfida: sfida Fremen a combattere all’ultimo sangue, di solito per provare un punto di fondamentale importanza.
Tampone: filtro nasale. Applicato a una tuta distillante, recupera l’umidità esalata con il respiro.
Taqwa: letteralmente «il prezzo della libertà». Qualcosa di grande valore. La richiesta di un dio a un mortale (e la paura che questa richiesta provoca).
Tasca di raccolta: una qualsiasi tasca in una tuta distillante, in cui l’acqua filtrata è trattenuta e immagazzinata.
Tau: nella terminologia Fremen, quella unione, in una comunità sietch, provocata da un’alimentazione a base di spezia, e specialmente l’«orgia tau», provocata da libagioni con l’Acqua della Vita.
Tenda distillante: piccolo riparo ermetico costituito da tessuto filtrante, progettato per recuperare in forma di acqua potabile tutta l’umidità presente all’interno e prodotta dal respiro dei suoi occupanti.
Tleilax: unico pianeta di Talim, noto come centro di addestramento di Mentat rinnegati, fonte di Mentat «pervertiti».
Transatlantico spaziale: una delle più grosse navi da carico, nell’organizzazione dei trasporti della Gilda Spaziale.
Trappola a vento: apparecchio sistemato sul percorso del vento, in grado di far precipitare l’umidità dell’aria e di assorbirla nel suo interno. Di solito sfrutta un salto termico tra l’ingresso e l’uscita dell’aria (i tipi non portatili si servono di composti chimici).
Trasporto truppe: una qualsiasi astronave della Gilda concepita specificamente per il trasporto di soldati fra i pianeti.
Tregua della Gilda: articoli della Grande Intesa (vedi) che prescrivono il comportamento tra Case rivali nelle attività controllate dalla Gilda Spaziale.
Tripode della morte: in origine, un tripode al quale i giustizieri del deserto impiccavano le loro vittime. Comunemente: tre membri di un cherem che hanno giurato di vendicare un’identica offesa.
Tupile: il cosiddetto «pianeta rifugio» (probabilmente diversi pianeti, per le Case Imperiali che sono state sconfitte). La sua ubicazione è nota soltanto alla Gilda Spaziale e mantenuta inviolabile sotto la Tregua della Gilda.
Tuta distillante: abito inventato su Arrakis che racchiude completamente il corpo. Il suo tessuto è composto da più strati sottili che dissipano il calore del corpo e filtrano i residui organici. L’umidità recuperata è riversata nelle tasche di raccolta, da cui viene aspirata mediante un tubo.
Ulema: un iniziato in teologia Zensunni.
Umma: un appartenente alla fratellanza dei profeti. (Termine spregiativo nell’Impero, dove indica qualsiasi «pazzo» che si dedica a predicazioni fanatiche.
Uncinatore: Fremen con amo da creatore, pronto a catturare un verme delle sabbie.
Uomo da duna: espressione idiomatica per indicare coloro che lavorano all’aperto sulla sabbia, i cacciatori di spezia e simili, su Arrakis. Lavoratori della sabbia. Lavoratori della spezia.
Uroshnor: uno dei vari suoni privi di significato che vengono impressi dal Bene Gesserit nella psiche delle vittime prescelte, allo scopo di controllarle. La persona sensibilizzata, nell’udire il suono, s’immobilizza temporaneamente.
Usul: (Fremen), «la base del pilastro» (plinto).
Varota: famoso costruttore di baliset, originario di Chusuk.
Veggente B.G.: Reverenda Madre Bene Gesserit qualificata ad entrare nella veritrance per scoprire l’insincerità o la falsità; B.G. che ha superato la prova del veleno «illuminante». (Vedi Acqua della vita.)
Veridica: una Veggente Bene Gesserit nell’espletamento delle sue funzioni. (Vedi Veritrance.)
Verite: uno dei narcotici di Ecaz, capaci di distruggere la forza di volontà. Rende un individuo incapace di dire il falso.
Veritrance: trance semipnotica indotta da uno dei vari narcotici che estendono lo «spettro percettivo» (ipercoscienza). Nella veritrance. ogni minimo atto involontario che tradisce una menzogna deliberata diviene evidente all’osservatore. (Osservazione: i narcotici che stendono lo spettro percettivo risultano spesso fatali; possono utilizzarli solo gli individui geneticamente insensibili ad essi, e perciò capaci di trasformare la struttura chimica del veleno all’interno del proprio organismo.)
Via Bene Gesserit: uso delle sfumature più minute, fornite dall’osservazione, per trarne una spiegazione logica.
Voce: (nel senso B.G.); un addestramento combinato, concepito dal Bene Gesserit, il quale permette a un accolito di controllare altre persone semplicemente con le diverse sfumature della sua voce.
Wali: Fremen giovane, non provato in combattimento.
Wallach IX: nono pianeta di Laoujin, sede della Scuola Madre Bene Gesserit.
Ya Hya Chouhada: «Lunga vita ai combattenti!», il grido di guerra dei Fedaykin. «Ya» («ora») in questo grido è intensificato dalla forma «hya» (un «ora» esteso all’infinito). «Chouhada» («combattenti») significa inoltre, «combattenti contro l’ingiustizia». C’è una precisa accezione in questa frase che specifica come i combattenti non lottano per una qualsiasi cosa, ma si consacrano contro una cosa specifica, e solo quella.
Yali: abitazione personale di un Fremen, nel sietch.
Ya! Ya! Yawm!: la cadenza del canto dei Fremen, usata nei momenti di più intensa spiritualità. «Ya» sta a indicare: «Ora fai attenzione!» La forma «Yawm» è un termine modificato che implica urgenza. Il canto normalmente è tradotto con «Ora ascolta ciò che sto per dirti!»
Zaino Fremen: speciale zaino contenente l’equipaggiamento indispensabile per sopravvivere nel deserto. Di fabbricazione Fremen.
Zensunni: seguaci di una setta scismatica che si separò dagli insegnamenti di Maometh (il cosiddetto «Maometto Terzo») nel 1381 B. G. circa. La religione dei Zensunni è nota soprattutto per il suo misticismo e per il ritorno al «mondo dei padri». Molti studiosi citano Ali Ben Ohashi quale capo dello scisma originario, ma vi sono indizi che Ohashi sia stato semplicemente il portavoce maschile della sua seconda moglie, Nisai.