"- Arthur Charles Clarke - 2001 - Odissea Nello Spazio" - читать интересную книгу автора (Clarke Arthur C)portata di quelle corna pericolose; poi andarono all'attacco con clave e
sassi. Non fu un attacco molto efficiente e coordinato. Prima che la povera bestia fosse liberata dalla morte, la luce era quasi scomparsa... e gli sciacalli stavano ritrovando il coraggio. GuardalaLuna, combattuto fra la paura e la fame, si rese conto a poco a poco che tutte quelle fatiche sarebbero potute essere vane. Era troppo pericoloso trattenersi lь ancora a lungo. Poi, non per la prima o l'ultima volta, dimostrЄ di essere un genio. Con uno sforzo immenso dell'immaginazione, si raffigurЄ l'antilope morta... nella sicurezza della sua caverna. IncominciЄ a trascinarla verso il dirupo della collina; di lь a non molto gli altri capirono le sue intenzioni e presero ad aiutarlo. Se avesse saputo quanto sarebbe stata difficile l'impresa, non l'avrebbe mai tentata. Soltanto la sua grande forza e l'agilitр ereditata dagli antenati arboricoli gli consentirono di trasportare la carcassa su per il ripido versante. Pi∙ volte, in lacrime per la frustrazione, quasi abbandonЄ la preda, ma una cocciutaggine profondamente radicata quanto la fame continuЄ a sostenerlo. A volte gli altri lo aiutavano, a volte lo ostacolavano; quasi sempre lo intralciavano. Ma infine l'impresa riuscь; la malconcia antilope venne trascinata oltre l'imboccatura della caverna, mentre gli ultimi bagliori rossi del tramonto dileguavano dall'orizzonte; e il banchetto cominciЄ. Alcune ore dopo, ingozzato fino alla sazietр, GuardalaLuna si destЄ. dei suoi compagni altrettanto sazi, e tese le orecchie verso la notte. Non si udiva alcun suono tranne i respiri grevi intorno a lui; il mondo intero sembrava addormentato. Le rocce oltre l'imboccatura della caverna splendevano bianche come ossa calcinate nella luce vivida della luna, in quel momento molto alta nel cielo. Ogni pensiero di pericolo sembrava infinitamente remoto. Poi, da molto lontano, giunse il suono di un ciottolo che rotolava. Timoroso, ma al contempo incuriosito, GuardalaLuna strisciЄ fuori, sulla sporgenza rocciosa davanti alla caverna, e scrutЄ, in basso, la parete del dirupo. Quello che vide lo lasciЄ talmente paralizzato dal terrore che per lunghi secondi non riuscь a muoversi. Sei metri appena pi∙ in basso, due splendenti occhi gialli lo stavano fissando; lo ipnotizzarono a tal punto con la paura, che quasi non vide il corpo flessibile e striato dietro di essi scivolare vellutato e silenzioso di roccia in roccia. Mai, prima di allora, il leopardo era salito cosь in alto. Aveva ignorato questa volta le caverne pi∙ in basso, pur sapendo benissimo dei loro abitatori. Ora cercava altra preda; stava seguendo la traccia del sangue su per il dirupo inondato di luce lunare. Alcuni secondi dopo, la notte fu resa orrenda dagli strilli di allarme degli uominiscimmia nella sovrastante caverna. D leopardo ebbe un ringhio infuriato, mentre si rendeva conto di non poter pi∙ contare sul fattore sorpresa. Ma non per questo smise di avanzare, in quanto sapeva di non aver nulla da temere. |
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