"- Arthur Charles Clarke - 2001 - Odissea Nello Spazio" - читать интересную книгу автора (Clarke Arthur C)bersaglio. Una sensazione indescrivibile di piacere, quasi sessuale tanto
era intensa, gli pervase la mente. Poi l'influsso che lo dominava cessЄ; egli non sentь pi∙ alcun impulso di fare qualcosa, tranne che rimanere in piedi e aspettare. A uno a uno, tutti gli appartenenti alla trib∙ furono fuggevolmente posseduti. Alcuni riuscirono, altri fallirono nei compiti loro affidati e tutti furono opportunamente retribuiti con spasimi di piacere o di dolore. Ormai non rimaneva che un bagliore uniforme e senza caratteristiche nel grande monolito, per cui esso si levava simile a un blocco di luce sovrapposto alla circostante oscuritр. Cose se si fossero destati da un sonno profondo, gli uominiscimmia scossero la testa, e di lь a poco ripresero a muoversi lungo la pista verso il loro rifugio. Non voltarono la testa a guardarsi indietro, nщ si meravigliarono della strana luce che li stava guidando verso le caverne... e verso un avvenire ancora ignoto, anche alle stelle. 3. ACCADEMIA. GuardalaLuna e i suoi compagni non ricordarono affatto quanto avevano veduto, dopo che il cristallo ebbe cessato di esercitare l'incantesimo ipnotico sulle loro menti e di effettuare esperimenti con i loro corpi. Il giorno dopo, uscendo in cerca di cibo, gli passarono accanto senza quasi ripensarvi; faceva ormai parte dello sfondo inosservato della loro esistenza. Non potevano cibarsene, nщ esso importanza. Gi∙ al fiume, gli Altri fecero le consuete, inefficaci minacce. Il loro capo, un uomoscimmia con un solo orecchio, della stessa statura e della stessa etр di GuardalaLuna, ma in condizioni peggiori di lui, osЄ persino una breve incursione verso il territorio della trib∙, strillando forte e agitando le braccia nel tentativo di spaventare il nemico e di chiamare a raccolta il proprio coraggio. L'acqua del torrente non era in alcun punto pi∙ profonda di trenta centimetri, ma quanto pi∙ avanti si portava UnOrecchio, tanto pi∙ diveniva incerto e inquieto. Ben presto rallentЄ fino a fermarsi, e infine tornЄ indietro, con dignitр, per riunirsi ai suoi compagni. Per il resto, non vi fu alcun mutamento nella normale routine. La trib∙ raccolse quel tanto di cibo che le bastava per sopravvivere un altro giorno e nessuno perь. E quella sera il monolito di cristallo era ancora in attesa, circondato dalla sua aureola pulsante di luce e di suono. Il programma che aveva escogitato, perЄ, fu ora diverso in modo sottile. Alcuni degli uominiscimmia ignorarono del tutto il cristallo, quasi che esso stesse concentrandosi sui soggetti pi∙ promettenti. Uno di costoro era GuardalaLuna; una volta di pi∙ egli sentь viticci indagatori insinuarsi nei meandri inutilizzati del suo cervello. E, di lь a poco, incominciЄ ad avere visioni. Sarebbero potute essere nell'interno del blocco di cristallo; oppure esclusivamente nella sua mente. In ogni modo, per GuardalaLuna |
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