"Christopher Paolini - Eldest (L'Eredit" - читать интересную книгу автора (Paolini Christopher)

Ma cosa vorranno da noi quando saremo alla loro mercщ? Rispetteranno il patto con gli elfi e ci manderanno a Ellesmщra per lТaddestramento, o comanderanno altrimenti? Jormundur mi pare un uomo dТonore, ma il resto del consiglio? Non saprшi dire.
Saphira gli sfiorЄ la cima dei capelli con la mascella. Acconsenti a presenziare alla cerimonia per la nomina di Nasuada; questo credo che ci tocchi. Quanto al giuramento di fedeltр, cerca di capire se puoi evitarlo. Magari succederр qualcosa, da qui ad allora, che possa ribaltare la nostra posizione... Arya potrebbe avere una soluzione.
Senza preavviso, Eragon annuь e disse: лCome desiderate. SarЄ presente alla designazione di Nasuada.╗
Jormundur parve sollevato. лBene, molto bene. Ci resta soltanto unТultima questione prima che tu vada via: il consenso di Nasuada. Non cТш ragione di attardarsi, ora che siamo tutti qui. ManderЄ subito a chiamarla. E anche Arya... ci serve lТapprovazione degli elfi prima di rendere
pubblica questa decisione. Non dovrebbe essere difficile da ottenere: Arya non puЄ mettersi contro il consiglio e contro di te, Eragon. Dovrр accettare il nostro giudizio.╗
лUn momento╗ intervenne Elessari, con un luccichio metallico nello sguardo. лLa tua parola, Cavaliere. Giurerai fedeltр durante la cerimonia?╗
лCerto, devi giurare╗ incalzЄ Falberd. лSarebbe un disonore per i Varden non poterti fornire ogni protezione necessaria.╗
Ma che abile maniera per capovolgere la situazione!
Almeno ci hai provato, commentЄ Saphira. Temo che a questo punto tu non abbia scelta.
Non oserebbero farci del male se rifiutassi.
No, ma potrebbero ostacolarci. Non ш per me che ti dico di accettare, ma per te stesso. Esistono molti pericoli dai quali non sono in grado di proteggerti,
Eragon. Con Galbatorix
contro
di noi, ti servono alleati, non altri nemici. Non possiamo permetterci di combattere contro lТImpero e i Varden.
лGiurerЄ╗ proclamЄ Eragon alla fine. Tutto intorno al tavolo si manifestarono segni tangibili di sollievo: persino un malcelato sospiro di Umщrth. Hanno paura di noil
ComТe. giusto che sia! fu lТaspro commento di Saphira.
JЄrmundur chiamЄ Jarsha e, dopo un breve scambio di frasi, lo spedь a cercare sia Nasuada che Arya. Nel frattempo, la conversazione languь e scivolЄ in un imbarazzato silenzio. Eragon ignorЄ il consiglio per concentrarsi sul modo di sciogliere il dilemma. Non gli venne in mente niente.
Quando la porta si aprь di nuovo, tutti si volsero con ansia. Per prima entrЄ Nasuada, a testa alta, lo sguardo fiero. Indossava un lungo abito nero ricamato, ancor pi∙ scuro della sua pelle, interrotto soltanto da una fascia purpurea che andava dalla spalla al fianco. Alle sue spalle cТera Arya, il passo lieve e delicato come quello di una gatta, e a seguire Jarsha, in rispettoso silenzio.
Congedato il fanciullo, JЄrmundur invitЄ Nasuada ad accomodarsi. Eragon si affrettЄ a fare lo stesso per Arya, ma lei ignorЄ la sedia offerta e rimase in piedi, a una certa distanza dalla tavola rotonda. Saphira, disse lui, raccontale cosa ш successo. Ho la netta sensazione che il consiglio non le dirр che mi hanno costretto a giurare fedeltр ai Varden.
лArya╗ la salutЄ JЄrmundur con un cenno del capo, poi si concentrЄ su Nasuada. лNasuada, figlia di Ajihad, il Consiglio degli Anziani desidera esprimerti formalmente le sue pi∙ sentite condoglianze per la perdita che tu, pi∙ di chiunque altro, hai subito...╗ Poi, abbassando la voce, aggiunse: лSappi che ti siamo vicini con tutto il nostro personale affetto. Ciascuno di noi sa bene cosa significa avere un familiare ucciso dallТImpero.╗
лVi ringrazio╗ mormorЄ Nasuada, abbassando gli occhi a mandorla. Si sedette con aria timida e malinconica; emanava un senso di vulnerabilitр che suscitЄ in Eragon un desiderio di protezione. Il suo atteggiamento era tragicamente diverso da quello della vivace giovane donna che era andata a far visita a lui e a Saphira nella roccaforte, prima della battaglia.
лSebbene per te questo sia il tempo del cordoglio, cТш una decisione importante che ti aspetta. Questo consiglio non puЄ guidare i Varden. E qualcuno deve prendere il posto di tuo padre dopo il funerale. Ti chiediamo di accettare lТincarico. In qualitр di sua erede, ne hai tutti i diritti... i Varden si aspettano questo da te.╗
Nasuada chinЄ il capo, con gli occhi lucidi. La sua voce tradь una grande emozione quando disse: лNon avrei mai pensato di essere chiamata a prendere il posto di mio padre ancora cosь giovane. Ma... se insistete che questo ш il mio dovere... accetterЄ lТincarico.╗
Veritр fra amici
Il Consiglio degli Anziani irradiava unТaura di trionfo, soddisfatto che Nasuada avesse accondisceso ai loro piani. лInsistiamo╗ disse JЄrmundur, лper il tuo bene e per il bene dei Varden.╗ Gli altri anziani aggiunsero ulteriori espressioni di sostegno, che Nasuada accettЄ con tristi sorrisi. Sabra scoccЄ unТocchiata furente a Eragon quando lui non si unь al coro.
Durante tutta la conversazione, Eragon aveva tenuto dТocchio Arya in cerca di una reazione alle notizie fornitele da Saphira o allТannuncio del consiglio, ma nulla mutЄ la sua imperscrutabile espressione. Tuttavia Saphira gli disse: Arya desidera parlarci pi∙ tardi.
Prima che Eragon avesse il tempo di rispondere, Falberd si rivolse ad Arya. лGli elfi troveranno la decisione di loro gradimento?╗
Arya fissЄ Falberd finchщ lТuomo non vacillЄ sotto il suo sguardo penetrante, poi inarcЄ un sopracciglio. лNon posso parlare a nome della mia regina, ma personalmente non trovo nulla da obiettare. Nasuada ha la mia benedizione.╗
Come avrebbe potuto reagire altrimenti, sapendo quanto le abbiamo detto? pensЄ Eragon con amarezza. Ci hanno messi con le spalle al muro.
Il commento di Arya venne accolto dal consiglio con palese compiacimento. Nasuada la ringraziЄ, e chiese a JЄrmundur: лCТш qualcosТaltro di cui dobbiamo discutere? Perchщ sono molto stanca.╗
JЄrmundur scosse la testa. лCi occuperemo noi dei preparativi. Ti prometto che non ti disturberemo fino ai funerali.╗
лVi ringrazio ancora tutti. Ma adesso, volete lasciarmi, per cortesia? Ho bisogno di tempo per decidere come meglio onorare mio padre e servire i Varden. Mi avete dato molto su cui riflettere.╗ Nasuada distese le dita delicate sul nero tessuto del grembo.
Umщrth aprь la bocca per protestare davanti a quellТimprovviso congedo, ma Falberd gli fece cenno con la mano di tacere. лMa certo, qualsiasi cosa ti dia sollievo. Se hai bisogno di aiuto, noi siamo pronti e desiderosi di servirti.╗ Indicando agli altri di seguirlo, passЄ davanti ad Arya per imboccare la porta.
лEragon, te ne prego, resta.╗
Sconcertato, il giovane tornЄ a sedersi, ignorando gli sguardi allarmati dei consiglieri. Falberd indugiЄ sulla soglia, colto da unТimprovvisa riluttanza, poi lentamente sТincamminЄ. Arya fu lТultima ad andarsene. Prima di chiudersi la porta alle spalle, guardЄ Eragon con occhi che esprimevano tutta lТansia e il timore che prima aveva nascosto.
Nasuada era seduta con le spalle parzialmente rivolte a Eragon e Saphira. лE cosь ci incontriamo ancora, Cavaliere. Non mi hai salutata. Ti ho offeso in qualche modo?╗
лAssolutamente no, Nasuada. Ero riluttante a parlare per timore di suonare scortese o banale. La attuali circostanze non permettono dichiarazioni affrettate.╗ Non riusciva a liberarsi dallТossessione che qualcuno spiasse la loro conversazione. Superando le barriere mentali, fece ricorso alla magia e intonЄ: лAtra nosu waise vardo fra eld hєrnya... Ecco, ora possiamo parlare senza tema di essere uditi da uomo, nano o elfo.╗
LТatteggiamento di Nasuada si addolcь. лGrazie, Eragon. Non sai che regalo mi hai fatto.╗ La sua voce risuonЄ pi∙ forte e risoluta di prima.
Saphira si mosse dietro la sedia di Eragon per avvicinarsi con cautela alla tavola rotonda e prendere posto davanti a Nasuada. AbbassЄ la grande testa finchщ un occhio di zaffiro non incontrЄ quelli neri di Nasuada. La dragonessa la fissЄ per un minuto intero, prima di sbuffare dolcemente e rialzarsi. Dille, comunicЄ Saphira, che soffro per lei e la sua perdita. E che la sua forza dovrр diventare quella dei Varden quando indosserр il mantello di Ajihad. Hanno bisogno di una solida guida.
Eragon ripetш le parole, aggiungendo di suo: лAjihad era un grandТuomo... il suo nome verrр ricordato per sempre. CТш una cosa che devo dirti. Prima di morire, Ajihad mi ha incaricato, mi ha ordinato di impedire ai Varden di precipitare nel caos. Sono state le sue ultime parole. Anche Arya le ha udite.
лVolevo serbarle segrete per via delle implicazioni, ma tu hai il diritto di conoscerle. Non sono sicuro di cosa intendesse dire Ajihad, nщ riesco a comprendere cosa volesse esattamente, ma sono certo di questo: difenderЄ sempre i Varden con tutti i miei poteri. Voglio che tu lo sappia, e che capisca che non ho alcuna intenzione di usurpare il comando dei Varden.╗
Nasuada rise appena. лMa quel comando non sarр davvero mio, non ш cosь?╗ Bandita ogni riserva, la giovane conservava soltanto un contegno dignitoso e unТespressione ferma. лSo perchщ sei qui davanti a me e cosa il consiglio sta cercando di fare. Credi forse che nel corso degli anni in cui ho servito mio padre non abbiamo mai pensato a questa eventualitр? Io mi aspettavo dal consiglio esattamente quello che ha fatto. E adesso tutto ш pronto perchщ io prenda il comando dei Varden.╗
лQuindi non permetterai che ti controllino?╗ fece Eragon, stupito.
лNo. Continua a tenere segrete le istruzioni di Ajihad.
Sarebbe poco saggio divulgarle poichщ il popolo potrebbe considerarlo un tentativo da parte tua di prendere il suo posto; sarebbe dannoso per la mia autoritр e destabilizzante per i Varden. Ha detto ciЄ che pensava di dover dire per proteggere i Varden. Io avrei fatto lo stesso. LТopera di mio padre...╗ EsitЄ per un istante. лLТopera di mio padre non resterр incompiuta, dovesse costarmi la vita. Ed ш questo che voglio che tu capisca, come Cavaliere. Tutti i progetti di Ajihad, le sue strategie, i suoi scopi, adesso sono miei. Non lo tradirЄ mostrandomi debole. LТImpero sarр sconfitto, Galbatorix sarр deposto, e un giusto governo sarр insediato.╗
Pronunciata che ebbe lТultima parola, una grossa lacrima le rotolЄ lungo la guancia. Eragon la guardava ammirato, consapevole della difficoltр della sua posizione e testimone di uno spessore di carattere che non le aveva riconosciuto in precedenza. лCosa ne sarр di me, Nasuada? Cosa dovrei fare tra i Varden?╗
Lei lo guardЄ dritto negli occhi. лPuoi fare ciЄ che vuoi. I membri del consiglio sono degli sciocchi se pensano di poterti controllare. Tu sei un eroe per i Varden e per i nani, e perfino gli elfi acclameranno la tua vittoria su Durza, quando lo sapranno. Se tu volessi opporti a me o al consiglio, saremmo costretti ad assecondarti, poichщ il popolo ti sosterrebbe in massa. In questo preciso momento, tu sei la persona pi∙ potente fra i Varden. Ma se accetterai che sia io a comandare, proseguirЄ il cammino tracciato da Ajihad: andrai con Arya dagli elfi, dove verrai istruito, e poi tornerai dai Varden.╗
Perchщ ш tanto sincera con noi? si domandЄ Eragon. Se ha ragione, avremmo potuto rifiutarci di assecondare le richieste del consiglio?
Saphira impiegЄ qualche istante per rispondere. In entrambi i casi, ormai ш troppo tardi. Hai giр acconsentito, io credo
che Nasuada sia sincera perchщ ш il tuo incantesimo che glielo consente, e perchщ spera di conquistarsi la nostra lealtр.