"Dan Simmons - Vulcano" - читать интересную книгу автора (Simmons Dan)

ce nerastra era illuminata dal maledetto bagliore arancione del vulcano.
L'impiegata dell'agenzia turistica aveva parlato del vulcano attivo, ma ave-
va detto che si trovava molto lontano verso il lato sud dell'isola e che non
c'era il minimo rischio. Aveva detto che la gente andava in massa all'Isola
Grande proprio per la piccola eruzione... la gente compariva a branchi, o-
gni volta che il vulcano presentava la minima attivit├а. Aveva detto che i
vulcani di Hawaii non facevano mai male a nessuno, erano solo graziosi
spettacoli pirotecnici.
"Allora come mai il maledetto Mauna Pele di Trumbo ├и cos├м vuoto?" In-
dirizz├▓ il pensiero all'impiegata dell'agenzia turistica. Si augur├▓ d'averglie-
lo trasmesso.
тАФ Ehi! тАФ grid├▓ ancora.
Ud├м un rumore alla sua sinistra. Dalla parte della scogliera. Pareva un
gemito.
тАФ Era ora, brutti stronzi тАФ borbott├▓. Uno dei due buffoni, forse anche
l'altro, era sceso a cercarlo fra le merde di pecora e si era fatto male. Forse
si era storto la caviglia o rotto la gamba. Marty si augur├▓ che fosse toccato
a Nick: preferiva giocare con Tommy; sarebbe stato un supplizio, passare
il resto delle ferie ad aspettare che Nick togliesse ogni volta la pallina dalle
trappole di sabbia.
Il gemito si ripet├й, cos├м fioco da riuscire percettibile tra il rumore dei
frangenti e del vento.
тАФ Arrivo! тАФ grid├▓ Marty. Procedette con grande cautela sul terreno in
leggera pendenza fra i cumuli di lava. Rimise in tasca la pallina e us├▓ la
mazza n. 5 come una sorta di bastone da passeggio.
Impieg├▓ pi├╣ tempo di quanto non avrebbe creduto. Quello dei due idioti
che era venuto l├м a infortunarsi, si era perduto davvero. Marty si augur├▓ di
non doverlo portare di peso fuori da quel merdaio.
Ud├м ancora il gemito, che termin├▓ in una sorta di sospiro sibilante.
"E se non ├и Nick e neanche Tommy?" pens├▓ all'improvviso. Non gli
piacque proprio, l'idea di trasportare fuori da quella pietraia un povero i-
diota che nemmeno conosceva: era venuto in quella stronzissima isola per
giocare a golf, non per fare il buon samaritano. Se si trattava di uno stron-
zo del posto, gli avrebbe detto di stare calmo e sarebbe tornato al bar del-
l'albergo. Quel cesso d'impianto era quasi vuoto, ma ci sarebbe stato un
addetto al recupero degli stronzi feriti.
Il gemito sibilante si ripet├й.
тАФ Eccomi, eccomi тАФ brontol├▓ Marty. Ora sentiva nell'aria gli spruzzi
dei frangenti. La scogliera era l├м, da qualche parte; una scogliera bassa, non
pi├╣ di tre metri sul livello del mare. Meglio fare attenzione. Si vedevano le
stelle. Per rovinare del tutto le ferie ci mancava solo di cadere a capofitto
da una scogliera nello stronzissimo oceano Pacifico.
тАФ Arrivo! тАФ ansim├▓ Marty, mentre il gemito si ripeteva. Proveniva da
dietro quel cumulo di roccia nera.
Marty sbuc├▓ in uno spazio aperto fra le rocce di a'a e si ferm├▓ sulla sab-
bia. C'era proprio un corpo disteso per terra. Non era Nick, n├й Tommy. Ed
era un cadavere, non un essere vivente. Marty aveva gi├а visto dei cadaveri:
quello l├а era morto. Chiunque avesse emesso i gemiti, non era certo quel
povero stronzo.
Il cadavere era seminudo, aveva solo intorno ai fianchi un pezzo di stof-